"Lo sciopero dei metalmeccanici rende esplicite le richieste fondamentali della FIOM-CGIL per uscire dalla crisi economica: evitare i licenziamenti con la difesa e il rilancio della struttura produttiva del Paese, migliorare il sistema degli ammortizzatori sociali e introdurre misure fiscali a sostegno del reddito dei lavoratori. Sono richieste che trovano la mia condivisione e il sostegno di Sinistra e Libertà e che dovranno trovare l'adesione delle forze politiche e delle istituzioni, per evitare che il contesto della crisi venga usato strumentalmente per liquidare il contratto nazionale di lavoro, il diritto alla contrattazione collettiva e le regole democratiche di partecipazione dei lavoratori. Da qui la condivisione degli obiettivi e delle ragioni dello sciopero. E' un fatto dovuto per Sinistra e Libertà sostenere e partecipare allo sciopero e alla manifestazione dei metalmeccanici. Sinistra e Libertà è un partito in costruzione, che vuole fondare i propri valori sul lavoro e sui diritti. Sinistra e Libertà sostiene il pieno riconoscimento del ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori e un nuovo modello di sviluppo che si basi sull' innovazione e sulla ricerca, e che, respingendo la scelta nuclearista del Governo, punti sulle energie rinnovabili. La nostra provincia è colpita pesantemente dalla crisi economica che ha investito il settore metalmeccanico, pilastro fondamentale della occupazione manifatturiera. La cassa integrazione ha già interessato 27.000 lavoratrici e lavoratori in circa 500 aziende, mentre sono numerose le situazioni aziendali in crisi dove migliaia di persone rischiano la perdita del loro posto di lavoro. Lo stato di crisi dell'economia, più in generale, è destinato ad aggravarsi, come è stato ben sintetizzato anche dal recente monito del capo dello stato Napolitano per le conseguenze sulla occupazione.Il problema dell'occupazione è la grande emergenza, e sta producendo effetti pesanti sulla vita delle persone. Per questo occorrono, oltre al raddoppio del periodo di Cassa Integrazione Guadagni da 52 a 104 settimane e l'estensione della stessa alle piccole imprese commerciali e dei servizi, anche un rinnovato impegno degli enti locali, con misure a sostegno dei lavoratori e delle famiglie, e la rimodulazione delle rette e delle tariffe in rapporto al reddito. Bisogna, infine, sostenere la richiesta al Governo di misure di riforma fiscale per aumentare il potere d'acquisto dei salari con l'alleggerimento delle aliquote. Questo a maggior ragione dopo che il Parlamento ha approvato, con l'assenza incredibile e ingiustificabile di tanti deputati del Partito Democratico, lo scudo fiscale, che è il più grosso regalo che si potesse fare alle mafie e agli evasori, e il più grande schiaffo per gli onesti, i lavoratori, i pensionati che vivono con un reddito fisso quasi sempre al di sotto dei 1.000/1.200 Euro al mese. Per queste ragioni penso che lo sciopero della Fiom sia giusto e necessario e richiami tante e buone ragioni che impegnano ciascuno di noi a partecipar ealla manifestazione di Firenze di Venerdi 9 Ottobre 2009". (Franco Ferretti, Sinistra e Libertà Reggio Emilia)