mercoledì 21 settembre 2016
sabato 10 settembre 2016
Referendum costituzionale, ultimo atto di una mutazione
Stefano Morselli
Nelle
intenzioni dei poteri economici che contano e dell'attuale gruppo
dirigente del Pd - non dei quaquaraqua sempre allineati al capo di
turno, chiunque sia il capo e qualunque cosa dica, ma certo di coloro
che indicano il percorso e tirano le fila - la battaglia per questa
modifica della Costituzione ha un obiettivo concreto, al di là delle
stesure maldestre e pasticciate (ammesse ieri sera a Reggio anche dalla
senatrice Finocchiaro). Ma contemporaneamente e soprattutto ha un
obiettivo politico più complessivo: dare la spallata definitiva alle
radici culturali e politiche, ai mondi sociali di riferimento, alla
esistenza stessa di quella che fu la sinistra.
Se così non fosse, non si capirebbe per quale motivo sia stata innescata e portata avanti una battaglia così aspra e divisiva. In fondo, pur a Costituzione vigente, già da anni in Italia si formano governi e si realizzano politiche al di fuori di qualsiasi mandato elettorale. Da Monti a Letta a Renzi, nessuno ha mai chiesto e ottenuto dagli elettori un voto su un programma, uno schieramento, una leadership. A Costituzione vigente, sono state possibili parecchie leggi e "riforme", secondo alcuni formidabili, secondo altri pessime e regressive. A Costituzione vigente, l'attuale capo del governo e del Pd racconta di aver risanato e rilanciato il Paese, dato da bere agli assetati, da mangiare agli affamati, da vestire agli ignudi, con velocità ed efficacia senza precedenti. Racconta lui. A Costituzione vigente.
Se così non fosse, non si capirebbe per quale motivo sia stata innescata e portata avanti una battaglia così aspra e divisiva. In fondo, pur a Costituzione vigente, già da anni in Italia si formano governi e si realizzano politiche al di fuori di qualsiasi mandato elettorale. Da Monti a Letta a Renzi, nessuno ha mai chiesto e ottenuto dagli elettori un voto su un programma, uno schieramento, una leadership. A Costituzione vigente, sono state possibili parecchie leggi e "riforme", secondo alcuni formidabili, secondo altri pessime e regressive. A Costituzione vigente, l'attuale capo del governo e del Pd racconta di aver risanato e rilanciato il Paese, dato da bere agli assetati, da mangiare agli affamati, da vestire agli ignudi, con velocità ed efficacia senza precedenti. Racconta lui. A Costituzione vigente.
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