
Riteniamo sbagliate nel merito e inopportune in questa fase politica le dichiarazioni dell’assessore provinciale Marco Fantini in riferimento allo sgombero della casa cantoniera di Via Martiri della Bettola.
Nel merito delle scelte politiche pensiamo - soprattutto in questa contingenza segnata drammaticamente dalla crisi economica e dalle scelte sciagurate del governo Berlusconi in tema di tagli al sistema di welfare locale - che l’alienazione di strutture abitative pubbliche annunciata da Fantini sia profondamente sbagliata. Proprio in questa fase, nella quale si acutizza sempre più il problema casa (sono decine gli sfratti che ogni settimana vengono eseguiti nella nostra città ), occorrono politiche di segno opposto capaci di realizzare piani di recupero delle strutture esistenti. Politiche di recupero del patrimonio edilizio pubblico che proprio ieri sono state annunciate dall’assessore Matteo Sassi del Comune di Reggio Emilia, per far fronte all’ondata di emergenza abitativa che sta investendo il nostro territorio.
Riteniamo inoltre che l’assessore provinciale, nelle sue polemiche dichiarazioni, abbia sbagliato completamente il bersaglio, attaccando pesantemente CGIL e Sunia, che pochi giorni prima avevano espresso il loro parere negativo rispetto alla scelta della Provincia di vendere le case cantoniere di sua proprietà (peraltro sono anni che questi soggetti chiedono un recupero di queste strutture per contrastare il fenomeno dell’emergenza abitativa). Ricordiamo a Fantini che quei sindacati, che ha assurdamente accostato al governo nazionale, sono tra i pochi soggetti sociali che in questi mesi non hanno abbassato la testa e non hanno accettato supinamente le politiche di Berlusconi. Anche l’assessore provinciale con la delega alla casa può fare, se vuole, qualcosa che contrasti decisamente con tali politiche: non svenda questo patrimonio pubblico e lo recuperi per destinarlo a chi ne ha davvero bisogno.
Carla Ruffini Franco Ferretti
Coordinatori provinciali di Sinistra Ecologia Libertà